Archivi per il mese di: dicembre, 2013

Mi arrovello sul menu di domani sera. Con gli antipasti ci siamo,forse un po’ troppi salumi,ma non voglio aggiungere ancora,se no ingolfano. Ai primi ci pensa O., forse lasagne o agnolotti,spero non in quantitá industriale. Non faremo i secondi,ma ho pensato di fare gli aperitivi con stuzzichini,anche se sembreranno ulteriori antipasti. La frutta fresca e secca,panettone e….krumiri con zabaione! Può bastare,credo. Ormai non abbiamo piú lo stomaco di una volta….dobbiamo prendere digestivi e antiacidi. Nel freezer il limoncello artigianale e il miglior caffé italiano ci aiuteranno. Benvenuto 31 dicembre. L’importante é avere intorno amici sinceri e volersi bene,il mondo,lá fuori,si fotta!

Film gradevole,che fa pensare e fa venire un nervoso….pensi ai danni che ha fatto la religione,in tutto il mondo,come é corrotta,cattiva. Pensi che la protagonista é troppo stupida,per certi versi,troppo rassegnata,anche dolce e disperata. I danni dell’educazione cattolica,non li portiamo forse addosso tutti quanti? Poi peró ci siamo ribellati,o no?

G per tanto tempo non ha parlato con sua figlia,poiché quest’ultima l’aveva denunciata. Improvvisamente,dopo 2divorzi e 1 nipote,si sono ritrovate e ora é tutto un tarallucci e vino. L ha denunciato figlia e genero per incapacitá genitoriale nei confronti della nipote,beruffe,lotte,insulti e ora tutti amici come niente fosse. Potri andare avanti per altre 100 storie,solo di gente che conosco,tutte cosí: fattaccio,insulti,silenzi,arrabbiature,pace. Perché io no? Eppure non ho denunce né ne ho sporte,neppure siamo venuti alle mani,solo silenzi e muro ostile. Inutile ripensarci,non cambia niente. Mi dico che devo andare avanti,vivere,ma sono morta allora. Questa che vedete é una donna virtuale che vive senza vivere,che ha chiuso il cuore e la mente e cerca di inventarsi un nuovo cammino,che ce la fará perché é tenace,tosta,ma non deve voltarsi mai,altrimenti un buco nero di disperazione la inghiottirebbe. Buon anno.

Dopo Natale e S. Stefano,mi ha preso una pigrizia fisica e mentale esagerata. Venerdí dovevo vedermi con le zie,ma era tutto rallentato,ho accumulato un ritardo vergognoso e ho saltato l’appuntamento. Al pomeriggio mi sono persa a giocare col cane e…niente spesa,la faró domani. Oggi,il domani di ieri,ho trafficato con le stufe,le fatture,i panni ed é arrivato mezzogiorno. Nel pomeriggio,complice la pioggia,mi sono trastullata con ricette strane e la spesa non l’ho fatta. Domani mattina,magari,se non piove,se mi sveglio presto,se…….

Il giorno che non vorrei mai arrivasse: troppe aspettative,sempre disattese. Da anni lo trascorriamo con amici,da E.,ognuno porta un piatto,serata allegra,garbata,niente di che,basta stare in compagnia. Ma invecchiamo tutti….le cose cambiano. Me ne ero giá resa conto da molto e avevo suggerito di ridimensionare l’evento,ci ha pensato il destino. Da E.non si puó andare,problemi di salute,da P.nemmeno,ha mamma con demenza,da F.escluso,lei e marito hanno il cancro. Restiamo una decina,acciaccati ma ancora sani,più o meno. Ci ritroveremo da me,cucino io,menu semplice,da vecchietti. No,non faró la pastina con il bollito,questo no. Certamente sará una cena insolita,non pretenziosa,ce la metteremo tutta per farla riuscire,per stringerci forte,con affetto,per veri resistenti.

Pranzo da famigerata cognata. Carichiamo mia suocera,piú suonata del solito,che inizia a raccontar palle a random. Io zitta. Non tace un secondo,parla a vanvera e dopo 10 km mi dice:” sei arrabbiata?”. Elegantemente,mordendomi la lingua dico:” No!”. Arriviamo a questa casa ,che loro chiamano LA REGGIA,tralascio di commentare,ma vi dico solo:100 mq. Ci accoglie il nipote farlocco,135 kg,con voce da coro dell’Antoniano. Nel salone(!!!!!) c’é la sua capricciosa figlia,che per altro a me non sta né simpatica né antipatica: moine,cazzatine,ecc….Da furba,le ho portato un regalino,cosí non rompe. Certo si aspettavano una busta di soldi,ma non sempre la vita va come vorresti. Il cognato cucina,molto concentrato,a pelle capisco che nemmeno a lui fa piacere questo convivio: solidarietá. Visita guidata della casa di Barbie,messa a lucido come da rivista patinata. Mi esce solo un :” Luminosa.”, altro non riesco a dire. Il menu é sontuoso,molto buono,mangio con parsimonia,del tipo non ti voglio offendere rifiutando il cibo,ma sono giá sazia dal mio pranzo di Natale. Suocera dorme davanti al camino,cognato e nipote spazzolano una chilata di paste fresche portate da noi,é ora di andare. Al ritorno non tocchiamo nessun argomento critico,io e marito ,e tanto meno del tempo appena trascorso: lui sa che non deve provocarmi. A mia suocera non ho portato nessun dono,anche se se lo aspettava,ma si sa che la sua congregazione non riconosce il Natale e io opero la mia piccola vendetta. Ho portato,peró, cesti a tutti i suoi vicini,e lei,salita in auto,si aspettava qualcosa. Non ho dato soddisfazione alla famigerata,mi sono limitata ad una buona educazione,che,esercitata in un certo modo,diventa maleducazione. Non ho ricambiato l’invito,non ho detto che ci rivedremo presto, non ho proprio detto niente. E anche questa é andata!

Finito i festeggiamenti: ho cucinato nemmeno troppo ma molte pietanze mi sono state regalate per cui abbiamo dovuto consumarle oggi. Mio genero é una buona forchetta, ma a cena ha ceduto,troppo pieno. Non vi dico l’ alcool: Bellini per aperitivo,barbera la Monella a pasto, Veuve Clicot riserva 2004 al dolce. Poi l’ amaro del macellaio( una chicca fattami scoprire da Betta,mai più senza!). Io ERO astemia….che piomba mi sono fatta….meglio.il Natale é trascorso in allegria, ridendo,giocando a Macchiavelli con i ragazzi,ora guardando il film di Ligabue. Bene,sono sopravvissuta, ma questa era solo la prova generale. Domani pranzo con la SUA famiglia: prima mi scolerò la mezza bottiglia di Bellini che é rimasta: dicono chel’alcool aiuta,ve lo saprò dire Buona notte ciuccatonna( come diceva il buon Gipo…)

Faccio spesa,contenta,domani sera a cena ci siamo tutti. Mi informo sui menu tradizionali,decido per il pesce,rifornisco la dispensa. Devo essere pronta almeno per 3 pasti. Inizio il giro delle visite per gli auguri,per mettermi avanti,cosí domani cucino tutto il giorno. Sono contenta,finalmente le persone che amo saranno intorno a me,mi sento entusiasta e immersa nello spirito natalizio. Ma stasera arriva la defezione….la vita va cosí. Lo capisco ma sono dispiaciuta,potevo forse sentirmi meno peggio di sempre,non sará cosí.

Non ho fatto l’albero,i regali li ho messi sulla cassapanca. Mi stupisce vederli,perché sono arrivati da persone che non mi aspettavo. Anche oggi pomeriggio,é arrivata una signora che conoscevo,nemmeno troppo,che,passando di quá,si é fermata per farmi gli auguri. Le ho offerto il caffé,abbiamo chiacchierato,é stato bello. Ieri mi é arrivata la torta piú buona del mondo da una anziana a cui tempo fa avevo risolto un problema : si é ricordata di me,per Natale. Una coppia di conoscenti,con cui andiamo in gita con l’Associazione,e a cui mio marito aveva dato consigli medici,ci ha portato del buon vino. Non sto ad elencare tutto,ma piccoli pensieri che mi fanno gioire,perché la gente a cui hai dato un po’ del tuo tempo o un po’ della tua esperienza,ti ringrazia,a Natale. Questi piccoli gesti,venuti dal cuore,mi toccano profondamente,mi fanno credere nel genere umano. Buon Natale al mondo.

Al mattino i pensieri sono piú chiari e anche imprevedibili. Una leggera brezza mi infreddolisce il viso. Da qualche parte ho letto che l’aria che respiriamo é stata giá respirata da milioni di persone nei secoli scorsi: gli atomi sono gli stessi,ricombinati magari,ma gli stessi da milioni di anni. Quí i venti spirano di solito da sud ovest o da nord…. Immagino che questa brezza che mi dilata i polmoni sia passata attraverso Pessoa( Portogallo), piuttosto che da Legére,Van Gogh,Grace Kelly( Sud Francia) , o magari Robespierre,De Gaule,i Marines dello sbarco in Normandia(Nord Francia). Oppure é aria che arriva da un altro continente..Roosvelt,Frank Sinatra,Jaqueline Kennedy…. Fantasie sfrenate,la mente sforna personaggi a raffica. Poi mi guardo: stivali di gomma ai piedi,un cappotto scucito sulla schiena sporco di zampate di cane,un berretto a spicchi multicolori e un bastone anticinghiali! Decisamente quest’aria sará passata negli alveoli dei Miserabili di Hugo o dei Vinti di Verga. Va bene,una lunga giornata si apre davanti a me,daró il meglio di me stessa.