Archivi per il mese di: aprile, 2013

Ti vedo solo in foto. Sei in forma,forse pure di piú. Hai una gatta come la mia,uguale. Mi sembri felice,mi fa piacere. Realizzo che la distanza fisica e sentimentale é ormai anni luce. Andiamo avanti,paralleli: capiterá di avvistarci,da lontano,o forse anche da vicino,ma l’abisso resterá. Continuerò a cercare di te,senza volerti veramente trovare. Non ci sono seconde possibilitá,é andata . Ho conquistato un mio equilibrio,fragile,devo difenderlo continuamente dalle domande della gente e dalle mie riflessioni. So che ce la farò,devo e voglio che sia cosí. Ti amerò per sempre,anche se tu non vorresti.

Festa da me molto sentita,ma quest’anno,mi sono limitata ad esporre il tricolore alla finestra. Facevano una piccola cerimonia al cimitero,ricordando l’ultimo partigiano defunto. Non ci sono andata perché dimenticavano gli altri. Senza nulla togliere a lui,ci sono altri partigiani seppelliti quí: perché non ricordarli tutti? E perché non é mai stato fatto prima? Se siamo liberi ed in democrazia,lo dobbiamo al sacrificio di TUTTI questi ragazzi,e TUTTi dobbiamo ringraziare. Combatto per ogni forma di ingiustizia,é la mia Resistenza.

Che non mi senta piú tanto giovane,si era capito. Spesso,peró,la mente nasconde le sensazioni,specie in giornate di sole. Stamattina,brillante idea:apriamo le finestre a bocca di lupo,quelle inchiodate e difficili,che si chiudono in inverno e si riaprono per tutta la bella stagione. La prima é andata bene,la seconda…forse non avevo fissato bene la scala….sbam,per terra. Sono atterrata sul tosaerba,sulle mattonelle di carbone,sulla lettiera del gatto. A parte il male,ero cosí incastrata che ci sono voluti molti minuti per rimettermi in sesto. Risultato: caviglia gonfia,livido al ginocchio,spelatura estesa alla coscia,spalla dolorante. Ma non mi sono persa d’animo,ho aperto anche la terza finestra . Ora sono sul divano,col ghiaccio,avvilita a malconcia. Maledetta primavera.

Se non hai lavoro o se lo perdi,non hai futuro. Cosí non avrai cibo,casa,relazioni,assistenza,speranza e sarai nel limbo. Una persona che non esiste,invisibile. Passeggio per un capoluogo di provincia del Nord,fino a ieri cittá opulenta,mercato fiorente. All’ingresso,una tenda con presidio di ex lavoratori che piangono un salario che non c’é piú. Entro in un centro commerciale enorme: nella galleria,tutti i negozi chiusi,all’interno,me compresa ,3 clienti,alle ore 15. Nella via principale della cittá,non trovo piú negozi storici,e pure quelli piú recenti hanno le serrande abbassate. La mia ultima visita era stata sotto Natale,anni luce fa. Una vera disperazione,sará l’annuncio di una rivoluzione? Inizio a sperarlo.

Porto i capelli cortissimi,perché sono troppo ricci e ho la testa piccola. É ormai da 20 anni che li porto cosí. Li taglio 1 volta al mese,sempre dalla stessa parrucchiera. I prezzi,ultimamente sono lievitati: l’ultimo taglio,lo scorso mese ,mi é cstato 25 euro. Ho pensato: che esagerazione! Mio marito,dal suo barbiere,spende12 euro,e abbiamo lo steso taglio. Ma il suo barbiere non accetta clientela femminile,io sono stufa di spendere il doppio. Domani testeró il salone di acconciature del supermercato: da lunedí a giovedí taglio a 14 euro. Tanto,che vuoi che mi capiti? Corti ,saran corti,se non mi va,rasiamo a zero e amen.

Tempo di trasformazioni,cioé,niente di preciso,solo progetti che aspettano di vedere la luce. Sará il cambio di stagione,anche se il clima resta invernale,ma la mente é giá proiettata in avanti: cose da fare,decisioni da non rimandare,progetti di viaggi e vacanze. Resta la preoccupazione economica e politica,ma su quelle non posso incidere,perció guardo al mio ” orticello” e cerco di barcamenarmi. Con occhio amorevole vedo che anche per mia figlia nascono nuove speranze,basta un piccolo viaggio a metterla in fermento:il risveglio si sta compiendo. Per un minuto,sono serena,voglio godermi l’attimo,che sará troppo breve,in ogni caso.

Nella cittá martoriata dall’amianto,una giovane donna,supportata dai parenti delle vittime di questa malattia,ha invitato 13 monaci tibetani perché diano vita al mandala della medicina. Questo avvenimento,per cultura,fatica,intenti é una cosa grandiosa! Non penso che i cittadini lo abbiano capito,notando la poca affluenza al salone dove sono ospitati. Mi dispiace,per la cittá,che dimostra di non avere cultura,per i monaci,che vedono svilito il loro impegno,per Elsa che si é molto spesa per portarli in cittá. Io pubblicizzo come posso l’avvenimento,sperando in una maggiore comprensione di un grande dono che ci fa una cultura millenaria. Per chi vuole: Casale Monferrato,parco della Cittadella da oggi a sabato,mattino e pomeriggio 10-12,15-18. Domenica ore10 distruzione del mandala ,ore11,30 dispersione delle sabbie nel fiume. Venite,ne vale la pena.

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Sono finite le abbuffate di Pasqua,conclusesi con il ” tradizionale” bouffet di Pasquetta. Ho mangiato troppo,come da copione. Domani mi dedicheró all’ammasso legna,poi al giardinaggio ,pulizie di primavera,troveró tempo per me,mi auguro. Ho rivisto amici che avevo un po’ perso,perché l’inverno mi rende pigra e intanata,ho osservato i cambiamenti,me ne sono stata zitta. Sí,perché sempre esporsi per poi discutere? Meglio lasciare che ognuno la pensi come vuole,tanto non mi cambia niente. Cosa positiva é che ci ho guadagnato un quadro,autore naif locale da me molto apprezzato. Ho fatto una lunga chiacchierata con le mie care amiche-sorelle,il loro naturale attraversare la vita ,con fatica,rispecchia il mio cammino. Ci siamo fatte carico l’un l’altra di personali fardelli e abbiamo sdrammatizzato con ironia. Fa star bene trovare sintonia in anime compatibili,identicitá di percorsi di vita,di dolori,di speranze: non si é soli,si é capiti e non compatiti,sai che anche senza troppa fatica vieni immediatamente compreso. Rinsaldare certi rapporti é un balsamo dell’anima.