Archivi per il mese di: marzo, 2016


Suo padre ha avuto un problema di salute,ora é in terapia riabilitativa. Lui é uno dei migliori pianisti del mondo,apprezzatissimo in Giappone,dove ne capiscono molto,uomo di punta e di immagine di una notissima fabbrica di pianoforti.  E lo vedi nel corridoio,che spinge la carrozzella del genitore,attento affettuoso,paziente,come se il suo tempo non contasse nulla,conta solo suo papá. So che é in continuo viaggio,Roma,Austria, Oriente, Milano,sempre su un aereo o un treno,impegnatissimo,studioso ed esecutore raffinato,so che si esercita per ore,che compone,cambia,cerca: non adesso. Ha appena finito un film musicale,mollato tutto e corso in Piemonte,dai suoi,per stare accanto,confortare,mettersi al servizio. Non so nemmeno se in quel reparto lo hanno riconosciuto,visto che non ama mettersi in mostra,ma lasciar  parlare la sua musica. Mi ha fatto tanto bene vederlo cosí: un affettuoso figlio. Perché non conta niente essere famosi,dei Vip, se non si ha l’umiltá nel cuore e l’amore filiale nella mente.  Da oggi ti considero ancora piú grande e sono onorata di esserti amica.

Venerdí 700 km. Sabato 260 km. Domenica 260 km. Lunedí 310 km. 

Ora,a parte il fatto che non sono imparentata con un emiro arabo, a parte l’ansia e la preoccupazione che torni sana e salva, a parte il fatto che non le si puó dire nulla,se no l’inferno é un luogo ameno, ditemi se non era meglio lavorare in miniera….figlie matte,che fate morire lentamente i genitori.

Parte in sordina questo film. Silvio Orlando nel ruolo,come sempre,non sembra granché. E con l’entrata in scena di Fabio Volo che le ali si dispiegano. E anche se la trama la intuisci,la leggerezza della narrazione é piacevole,ti fa sorridere. Nel complesso molto gradevole,non impegnativo,adatto alle vacanze pasquali. Buona visione.

…mi riempiono il cuore,e trovano sentimentalismi che non volevo piú avere…. Consiglio a tutti di leggerlo,specie su FB, e resterete intrappolati nelle sue parole. 

Dopo questa premessa,veniamo all’oggi. Leggendo un suo post,che parlava della considerazione che i figli hanno dei genitori,dei rapporti a volte un po’tirati,consigliando di dimostrare il bene che si vuole loro finché siamo in tempo, a cena,ieri sera con mio marito,parlavamo del pranzo di Pasqua. Naturalmente  saremmo stati soli: un figlio non ci parla da 7 anni,una figlia se ne va in vacanza con gli amici,i miei cugini ci hanno invitato,ma sono con la loro numerosa famiglia,non ci andava di condividere tutta quella felicitâ,noi che abbiamo sempre il cuore in convalescenza perenne. Dico convalescenza,perché non guariremo forse mai, non dico malato,se no a quest’ora eravamo giá morti. Mentre cenavamo,mio marito fa la solita telefonata giornaliera a sua madre ottantenne. Ovvio che si inizia con una sfilza di malanni,guai,tragedie, ma sotto si intuisce la solitudine che la attanaglia,ora che mia cognata le ha voltato le spalle. Commentiamo un po’ fra noi,lo rimprovero di essere anaffettivo con sua madre,di sopportarla ma non di volerle quel bene da figlio,o almeno di non dimostrarlo. Cosí viene fuori,da lui,che sarebbe stato meglio invitarla a pranzo per Pasqua. I miei rapporti con quella donna non sono mai stati idilliaci,mi rendo conto che è la prima volta che mio marito vuole invitarla a casa nostra,di solito la portiamo al ristorante,una volta all’anno. Accetto,tutta colpa di Avvocatolo e delle sue parole,che mi hanno trafitta in senso buono. Posso dire che é andata bene,molto meglio di quello che mi aspettassi,e ho visto maritino sereno,in pace,sorridente. É stata una Pasqua di Resurrezione.

Minuta,discreta,sempre in ordine,mai sopra le righe,la vedevi passeggiare con il suo bastone  su e giú per il paese. Entrava in tutte le case,andava a trovare amici e conoscenti di una vita ,una presenza fondamentale per chi é solo : con quella visita,quel contatto,restavi aggregato alla comunitá. Possiamo dire che era il collante del paese,sollecita,gentile,si interessava e ti interessava con i suoi discorsi.  Da giovane aveva aiutato il marito macellaio,ma non credo le fosse piaciuto,anche se non aveva paura di lavorare. La ricordo in campagna,nel frutteto,mentre sceglie e mette a posto le pesche,ma mai in primo piano,fino a che non é rimasta vedova. Seguiva il marito come un’ombra,sempre defilata: lui era piú dinamico,si esponeva volentieri,non gli piaceva la seconda fila. Bianca era l’ombra ferma e ristoratrice per il suo grande marito. Poi si era dovuta inventare un ruolo da protagonista ,e aveva scelto di essere comunque poco visibile ma fondamentale nei rapporti che intratteneva. Lo sconcerto della nostra comunitá,che ha vissuto con dispiacere la sua lunga malattia, é tutto nelle parole della sua piú cara amica:” ho resistito per lei,e adesso? Posso mollare anch’io”. Una nuova vita l’attende, una comunitá celeste la aspetta per ritrovarla come amica preziosa,noi invece siamo ammutoliti nel vedere il grande vuoto che lascia.

  Questo strano caso inizia nell’orto dei fratelli Berti. Ad inizio inverno mi chiamano in gran segreto:” vieni a vedere!” Tra gli spinaci é nata una strana pianta,come una stella di Natale,ma verde. Io non ne so di botanica e consiglio loro di consultare il farmacista del paese,esperto di piante. Passa l’inverno,la piantina cresce e si trasforma,il farmacista non conosce questa specie,si informa,consulta libri ma non ne viene a capo. Portano una foglia ad un vivaista,niente : nessuno sa che cosa sia. La pianta si é molto allargata,i fratelli l’hanno curata per benino,facendo congetture tutto il tempo. Ieri vengo invitata ad ammirare questa raritá,ed ecco l’illuminazione dei fratelli:” probabilmente,abbiamo pensato, che sia caduto un seme dal becco o dalle zampe di un uccello migratore,sia attecchito quí perché la terra é buona. Questa pianta viene dall’Africa,l’inverno é mite ed é sopravvissuta. Vedrai che crescerá un fusto e verrá bellissima”. E sono tutti contenti della loro logica e di questa specie esotica nel loro orto.Fantastici i miei vicini: come non amarli alla follia? 

 

Sono passata innumerevoli volte a Vercelli,per lo piú in centro,non mi ha mai particolarmente affascinato. Fino ad oggi. Con l’infanta,che ne sa una piú del diavolo,prendiamo vie traverse per arrivare ad un piccolo parcheggio, e all’improvviso,dietro lo stadio,questa meraviglia: una intera via con villette Liberty. Una scorpacciata visiva,esaltante, da riempire cuore e cervello,una bellezza neppure tanto nascosta,ma che non avevo mai notato. Tutte case molto ben conservate,con i loro fregi, i balconi,le finestre  d’epoca,che ti riempiono di bellezza.  Da oggi vedró questa città con occhi dolci e ammirati e non sarà più solo la capitale del riso.

Vengono dalla guerra,dalla fame,hanno solo la loro pelle. Noi li vediamo come minaccia,in realtá sono loro ad aver paura di tutto. Non parlano la nostra lingua e noi non sappiamo l’inglese, quello scolastico non basta.L’impossibilitá di esprimersi li rende diffidenti,afflitti,furiosi. Spesso sono molto scolarizzati,noi li vediamo solo come fastidio. Ci vorrá molto tempo per integrarci,ma se non apriamo la nostra mente e il nostro cuore,sará impossibile. Per ora c’é solo qualche volonteroso,granelli di sabbia in un mare di indifferenza e razzismo e questa consapevolezza fa male. La classe politica fa schifo,pensa solo a conservare il proprio privilegio e se l’esempio di accoglienza non viene dall’alto,non c’é niente di buono da sperare. La Storia,agli italiani,non ha veramente insegnato nulla.

Festeggiamo oggi,perché sí. Non amiamo il gregge,non ci uniformiamo,non ci piacciono queste tavolate di smandrappate,malmaritate,divorziate,eccessive,finte trasgressive e via discorrendo,che,un giorno all’anno fanno le evolute,gallineggiano nei vari ristoranti,si danno un tono e fanno finta di essere donne. Noi lo siamo tutto l’anno,amiamo la buona tavola e che sia robusta,non abbiamo bisogno di cicalecci,doppi sensi,battutacce: alla nostra etá cerchiamo solo di avere salute.  Per questo oggi,con un bel piatto di carne mista grigliata,abbiamo festeggiato  a modo nostro,in sintonia ,senza fronzoli e con tanta sostanza. W le ruspanti come noi.

Un film particolare,divertente,irriverente,che vi riconcilierá con la vostra anima religiosa,che voi ce l’abbiate oppure no. La protagonista femminile,una ragazzina dolcissima,ë fantastica! E Dio un terribile rompicazzo…..correte a vederlo.