Archivi per il mese di: settembre, 2017

Improvvisamente capisco. Con la progenie non riesco ad avere un buon rapporto, amen. Possiamo fare discorsi superficiali, parlare del tempo, di terze persone, restare sul generico, guai a fare domande personali. Muta a cieca, ecco come vorrebbero fossi. É come se fossimo personaggi che si incontrano alla sala d’attesa della stazione. Ne prendo atto, mi interesseró solo dei fatti miei, penseró a stare bene con mio marito e stop. Se la progenie ha dei problemi, che se li risolva, non ne voglio sapere. Tanto, il piú delle volte contano balle o non dicono mai tutto, ti angosciano con lavoro, amicizie, ecc., sempre tacendo cose essenziali per comprendere appieno. Se vorranno passare a salutarmi, mi fará piacere, ma a parte parlare del tempo, di libri, programmi tv, e restare per poco, non mi aspetto altro. Le sale d’attesa sono luoghi di breve transito e sono sempre aperte.

Che delusione. Non mi aspettavo molto, ma vedere Diane Keaton nel ruolo della stupidina nervosa e schizzata, non mi é piaciuto. É una donna di 71 anni, diamine, datele un ruolo dignitoso. Son finiti i tempi di Woody Allen, ora merita parti consistenti, di spessore, basta farle fare la scema nel filmetto commerciale. Molti fischi a chi l’ha scelta.

Complice una bella giornata, ho fatto il cambio degli armadi e ogni volta mi chiedo: come ho fatto a comprare sta roba? Cose che non ho mai messo e non metteró mai, acquistate in un momento di follia. Molte cose, vecchie di anni, non le metto piú, le tenevo per affetto. Compresi 2 golfini di mia mamma, ormai vecchi di 20 anni. Ho scovato, invece, 2 magliette che cercavo da tempo e non vedevo piü, finite sotto ad un cumulo di panni obsoleti. Con soddisfazione, ho riempito un sacco condominiale, anche se mi resta roba ancora per un esercito…affronteró l’inverno leggera, ho molto piú che l’essenziale. In primavera sfronderó ancora, ho troppa roba. Ora non mi resta che fare lo sbarazzo nella mente, piú complicato, ma voglio posto per sentimenti nuovi e sensazioni fresche. All’opera!

Mi accoglie con questa tremenda domanda. Devo pensarci un po’. Siamo donne che hanno passato mille battaglie,situazioni critiche, dolori, rancori , abbiamo sempre contato su noi stesse. In noi troviamo la forza per andare avanti, vivere al meglio, superare ostacoli e ostilitá. Per quanto tu abbia gente intorno che ti consiglia, le decisioni finali le prendiamo a tu per tu con la nostra anima. Abbiamo risorse inaspettate, cervello da vendere, cuore troppo grande, energia da buttare. Sembriamo a terra, stanche, deluse, scoraggiate, invece stiamo giá risorgendo a rinnovato vigore. La consolazione é avere molta razionalitâ, buoni sentimenti, qualche amico inossidabile, una buona salute. E chi ci ammazza a noi?

Ho bisogno di tende invernali da esterno. Finalmente trovo la stoffa, mi reco alla sartoria cinese. La ragazza che mi accoglie, parla uno stentato italiano, le spiego,con ausilio di disegni precedentemente preparati, cosa desidero. Non capisce tanto, chiama un uomo piccolino ed anziano, che parla solo cinese. Guarda la stoffa, i disegni, mi indica alcuni dettagli da chiarire, pare abbia capito. Si paga in anticipo. Confabulano, litigano( forse), arrivano alla cifra dovuta. Saldo il mio debito e sono curiosa di vedere, giovedí, il risultato….vi faró sapere.

Non puoi fare tutto con tutte. C’é l’amica con cui apri il tuo cuore, senza difese, quella con cui vai al concerto, quella che é sempre pronta ad accompagnarti dappertutto, quella con cui hai diviso l’infanzia, quella che non vedi mai ma ti é nel cuore come una sorella, quella intuitiva, basta guardarsi e capisce tutto di te, quella che ti stimola, curiosa ed intelligente, quella che dispensa perle di saggezza,quella che sai che c’é, quella che é ” consigliori”, quella saggia che ti riporta con i piedi per terra, quella che si preoccupa per te e ti tiene nel suo cuore, quella con la valigia in mano, quella con la forchetta in mano, quella con il coltello in mano, quella con il martello in mano, quella con un fiore in mano. A tutte queste mie amiche io dico: grazie di esistere.

Bravi, bravissimi Golino e Giannini. Reggono benissimo un film difficile ed intenso. Per me, che trovo riscontri familiari fortissimi, é stato un colpo al cuore. Da vedere assolutamente.

Quando sono triste, dibattuta, sconfortata, vado sulla mia galleria personale e mi riguardo,tutte in fila, le foto di questa meravigliosa bambina bruna con gli occhi chiari. É bellissima, assomiglia al nonno, fa espressioni buffe, é sveglia e furba come poche. La sua mamma, ogni tanto, mi manda nuove immagini, cosí che io possa seguirne i progressi. Lei mi rasserena, mi da la giusta prospettiva. La sua nascita ha rimesso a posto il mio cuore e tutte le cose. Anche stasera mi offro questo delicato spettacolo, per addormentarmi con pensieri positivi, perché esistono le storie  con il lieto fine.

Tragedie, schiamazzi, scenate isteriche per riportarselo a casa. E adesso che l’ha ottenuto, che abbia una gran fortuna. Si potevano evitare certe piazzate, danneggiano chi le fa e chi le subisce, ma bisogna essere intelligenti per capirlo. Il mio giudizio non é mai cambiato, so chi era, é, sará. Ora comincia un nuovo periodo di assestamento emotivo, ma la strada é giá tracciata, non ci vorrá molto. Finalmente ricominceremo a stare tranquilli e alla vecchia coppia non faró nessun augurio.

Periodaccio, tanti pensieri, molti disagi e giramenti di balle…. Per una rara e preziosa volta, siamo a casa solo noi, tranquilli. Ci godiamo una bella giornata senza stress, ma non basta. Io sono irrequieta, nervosa, scatto e mi incazzo per niente. Il mio fantastico maritino, che mi conosce alla perfezione, mi asseconda, sa che ho bisogno di un piccolo piacere, un momento di svago, mi propone di uscire a cena. Scelgo io il ristorante, in collina, localino di charme e atmosfera, menú rigorosamente piemontese. La serata é meravigliosa, per il palato, per l’ambiente, per la conversazione piacevole e rilassata. Grazie amore mio, tu solo potevi offrirmi il meglio, mettere a tacere la mia mente scatenata e farmi sorridere con un calice di moscato. Noi due siamo inossidabili, ormai, dopo averne passate tante, nulla ci scalfisce, siamo la vera coppia resistente.